Interrogative dirette
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testo - pag.1
Orazione funebre di Marc'Antonio sul cadavere di Cesare
Antonio: Amici, Romani, compatrioti, prestatemi orecchio; io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro; il bene è spesso sepolto con le loro ossa; e così sia di Cesare. Il nobile Bruto v'ha detto che Cesare era ambizioso: se così era, fu un ben grave difetto: e gravemente Cesare ne ha pagato il fio. Qui, col permesso di Bruto e degli altri – ché Bruto è uomo d'onore; così sono tutti, tutti uomini d'onore – io vengo a parlare al funerale di Cesare. Egli fu mio amico, fedele e giusto verso di me: ma Bruto dice che fu ambizioso; e Bruto è uomo d'onore. Molti prigionieri egli ha riportato a Roma, il prezzo del cui riscatto ha riempito il pubblico tesoro: sembrò questo atto ambizioso in Cesare? Quando i poveri hanno pianto, Cesare ha lacrimato: l'ambizione dovrebbe essere fatta di più rude stoffa; eppure Bruto dice ch'egli fu ambizioso; e Bruto è uomo d'onore. Tutti vedeste come al Lupercale tre volte gli presentai una corona di re ch'egli tre volte rifiutò: fu questo atto di ambizione? Eppure Bruto dice ch'egli fu ambizioso; e, invero, Bruto è uomo d'onore. Non parlo, no, per smentire ciò che Bruto disse, ma qui io sono per dire ciò che io so. Tutti lo amaste una volta, né senza ragione: qual ragione vi trattiene dunque dal piangerlo? O senno, tu sei fuggito tra gli animali bruti e gli uomini hanno perduto la ragione. Scusatemi; il mio cuore giace là nella bara con Cesare e debbo tacere sinché non ritorni a me.
W. Shakespeare, Giulio Cesare
(proff. Galeotti e Vecchi)
lessico - pag.1
prestatemi orecchio = datemi ascolto, ascoltatemi con attenzione
gravemente = pesantemente, a caro prezzo
il fio = il prezzo
Curiosità: la parola fio viene dall'antico francese FIEU che significava feudo, cioè la rendita di un feudo, da cui il significato di tributo o balzello in genere. Oggi si usa solo nell'espressione "pagare il fio" che significa "espiare", a volte anche senza colpa.
l'ambizione dovrebbe essere fatta di più rude stoffa = metafora ad indicare che le persone ambiziose non hanno il cuore tenero e non si commuovono facilmente
rude = grezza, ruvida
Lupercale = antica festività romana dedicata al dio Fauno, protettore degli armenti (capre e pecore da allevamento) dai lupi
invero = a dir la verità, ad essere sinceri
senno = ragione umana, giudizio, razionalità
gli animali bruti = le bestie feroci, qui l'autore intende dire gli uomini che hanno perso la loro capacità di ragionare e la loro umanità
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.1
Dal testo alla teoria
Lavorando a coppie trascrivete per un certo lasso di tempo le domande degli insegnanti durante le interrogazioni e preparate due elenchi: uno con le interrogative dirette e uno con le interrogative indirette.
Potete fare lo stesso esercizio anche con i messaggi pubblicitari, o con altre cose che la vostra fantasia vi suggerisca.
Inoltre nei due elenchi potete distinguere le interrogative semplici dalle disgiuntive, sia per le dirette che per le indirette.
Se poi, per ogni interrogativa, scrivete anche le risposte in forma di semplici proposizioni enunciative, l'esercizio vi può servire sia per consolidare la conoscenza delle interrogative e delle enunciative, sia per ripassare l'argomento!
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.2
Oltre il testo
interrogazione parlamentare: per chiarirti questa voce ti forniamo le due definizioni seguenti:
1. L'interrogazione parlamentare è la domanda che uno o più parlamentari rivolgono al governo nel suo complesso o a un singolo ministro per essere informati sulla veridicità di un fatto o di una notizia e sui provvedimenti che il Governo intende adottare o ha già adottato in merito. (da Wikipedia)
2. Nel linguaggio politico, richiesta di informazioni o di chiarimenti sull'attività della pubblica amministrazione, costituita in genere da una semplice domanda rivolta dai membri delle assemblee legislative al governo (i. parlamentare), o dai membri dei consigli regionali, provinciali o comunali alla giunta (i. consiliare), e che non comporta di necessità un dibattito come l'interpellanza. (da Vocabolario Treccani)
interrogativa retorica: è una domanda che in realtà non ha bisogno di una risposta vera e propria, infatti il suo scopo è mettere a tacere in partenza tutte le possibili obiezioni che si potrebbero rivolgere contro la domanda stessa.
(proff. Galeotti e Vecchi)
teoria - pag.1
La proposizione interrogativa diretta si chiama così proprio perché contiene una domanda (o interrogazione).
La puoi trovare introdotta da un pronome, da un aggettivo o da un avverbio interrogativo, o la puoi riconoscere dal tono della voce; nello scritto è caratterizzata dal punto interrogativo.
Di solito presenta il verbo all'indicativo, ma puoi trovare anche il condizionale quando l'interrogativa esprime una possibilità o una richiesta educata, oppure il congiuntivo per un dubbio, ed anche l'infinito.
Esempi: Hai visto l'ultimo film di Tarantino? / Verresti al cinema assieme a me? / Non lo vedo da un pezzo. Che sia emigrato? / Perché sposarsi proprio ora?
La domanda espressa nella proposizione interrogativa diretta può essere:
- canonica cioè reale se richiede una risposta vera e propria (Dove hai comperato quella bella collana?),
- non canonica cioè:
- retorica se la risposta non è necessaria perché è già implicitamente contenuta nella domanda (Ti sembra giusto?),
- ottativa-desiderativa se esprime un dubbio o un desiderio (Ma non dovevi studiare? )
Inoltre puoi trovare proposizioni interrogative semplici (con un'unica domanda) o disgiuntive (se contengono due o più domande coordinate dalle congiunzioni disgiuntive o, oppure)
Esempi: Vuoi venire a casa mia? (semplice) / Preferisci andare al mare oppure in montagna? (disgiuntiva)
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.1
ESERCIZIO 1
Tu ed un tuo compagno scrivete 10 proposizioni interrogative dirette semplici.
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.2
ESERCIZIO 2
Tu e il tuo compagno trasformate le frasi dell'esercizio precedente in interrogative disgiuntive, in interrogative retoriche e in interrogative ottative-desiderative
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.3
ESERCIZIO 3
A coppie, scrivete un breve testo in cui vi siano diverse interrogative dirette (sermplici o disgiuntive, ma anche canoniche o non canoniche). Per il testo ispiratevi alla orazione funebre di Marc'Antonio e scrivetene una in cui parlare della "morte" di:
- l'italiano
- la voglia di studiare
- la voglia di alzarsi al mattino
- la voglia di fare i compiti
(proff. Galeotti e Vecchi)